Primo anno produzione: 1979
Proprietà: Paolo Panerai
Enologo: Alessandro Cellai
Agronomo: Alessandro Cellai
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 230.000
Ettari: 32,00
Indirizzo: dalla superstrada Firenze-Siena, uscita di San Donato, seguire poi le indicazioni per Castellina.
 
 
È un rapporto di enorme ricchezza di scambio quello che si è creato tra uomo e vite a Castellare di Castellina. L’azienda fu fondata a fine anni Settanta dal manager delle comunicazioni Paolo Panerai, oggi a capo del gruppo editoriale Class, dopo essersi avvicinato al vino di qualità grazie all’amicizia con il grande Gino Veronelli, mentre entrambi collaboravano attivamente con il settimanale Panorama. Per il milanese Panerai fu semplice innamorarsi di questa suggestiva campagna, che meritava di produrre un suo prestigioso cru. Nacque così nel 1979 I Sodi di San Niccolò, tra i primi vini generati in terra di Chianti che rinunciavano alla denominazione. Oggi il ricercato rosso è tra i simboli della rinascita dell’intero terroir chiantigiano, un vino di classe immensa che strabilia ad ogni sorso.
Primo anno produzione: 1979
Proprietà: Paolo Panerai
Enologo: Alessandro Cellai
Agronomo: Alessandro Cellai
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 230.000
Ettari: 32,00
Indirizzo: dalla superstrada Firenze-Siena, uscita di San Donato, seguire poi le indicazioni per Castellina.
 
 
È un rapporto di enorme ricchezza di scambio quello che si è creato tra uomo e vite a Castellare di Castellina. L’azienda fu fondata a fine anni Settanta dal manager delle comunicazioni Paolo Panerai, oggi a capo del gruppo editoriale Class, dopo essersi avvicinato al vino di qualità grazie all’amicizia con il grande Gino Veronelli, mentre entrambi collaboravano attivamente con il settimanale Panorama. Per il milanese Panerai fu semplice innamorarsi di questa suggestiva campagna, che meritava di produrre un suo prestigioso cru. Nacque così nel 1979 I Sodi di San Niccolò, tra i primi vini generati in terra di Chianti che rinunciavano alla denominazione. Oggi il ricercato rosso è tra i simboli della rinascita dell’intero terroir chiantigiano, un vino di classe immensa che strabilia ad ogni sorso.