Anticamente i “Saltari” erano i custodi delle vigne, guardiani di un bene prezioso che, adornati in maniera originale ed inconfondibile, proteggevano giorno e notte, per tutta l’estate, fino alla vendemmia.
Poiché il loro lavoro è ancora oggi quello di preservare il terreno, celebrando questa figura che rappresenta il forte legame tra la terra, la famiglia e la comunità di viticoltori, impegnata ogni giorno a tutelare la ricchezza e la storia racchiuse in ogni grappolo.
Un legame che, come per magia, si rinnova a ogni sorso.
Le uve sono solo quelle autoctone: Corvina, Corvinone, Rondinella e una piccola percentuale di Croatina. Nelle cantine di Colognola ai Colli si compie la fase di appassimento e il processo completo del Valpolicella partendo dalla vinifcazione in un luogo dedicato. Sia l’affinamento sia l’imbottigliamento avvengono nella sede storica di Santa Maria di Negrar