L’Alto Adige è una fra le regioni italiane la cui superficie destinata alla viticoltura è fra le meno estese: sono infatti solo 5300 gli ettari dedicati alla produzione di vino. Nonostante ciò, grazie alla particolare posizione geografica che consente di attraversare fasce climatiche diverse, questa regione è in grado di presentarsi con molteplici sfaccettature. La zona ricompresa attorno al Lago di Caldaro, a pochi chilometri dalla città di Bolzano, è una tra quelle maggiormente vocate alla viticoltura di tutto l’Alto Adige. All’interno di questa cornice opera l’azienda Erste + Neue, la cui storia rappresenta un pezzo davvero importante dell’economia di queste aree. Fondata nel 1986, è il risultato della fusione fra la Cantina Sociale di Caldaro “Erste” con la Nuova Cantina Sociale di Caldaro “Neue”, entrambe realtà storiche del territorio, operative sin dai primi anni del ‘900. Un’unione davvero proficua, che vede circa 400 vignaioli conferire alla Erste + Neue le proprie uve, coltivate su un’estensione totale di circa 230 ettari disposti fra il Lago di Caldaro e i piedi del Monte Mendola. Si coltivano sia vitigni autoctoni, come lagrein, schiava e gewürztraminer, che varietà internazionali, come pinot nero, chardonnay, merlot e cabernet. Le operazioni in vigna e in cantina vengono effettuate quotidianamente con il massimo dell’attenzione, perché il fine dell’azienda è quello di raccontare ogni singolo territorio contestualizzandolo nell’annata trascorsa e nell’uva allevata. Ogni anno sono circa 1.400.000 le bottiglie che vengono prodotte, sintesi di innovazione, tradizione e entusiasmo, ripartite in quattro linee diverse per un totale di circa trenta etichette: tra queste, ai vertici qualitativi si confermano il Cabernet Sauvignon “Puntay” 2012, premiato dal Gambero Rosso con i prestigiosi “Tre Bicchieri” e il Moscato Rosa Vendemmia Tardiva. Bottiglie fini ed eleganti, viva e vibrante rappresentazione di un terroir in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori più pretenziosi.