Note di degustazione: Rosso rubino il colore, luminoso e intenso. Fragole e lamponi maturi sono i frutti che aprono l’ingresso al naso, poi contraddistinto da sentori di spezie dolci ed erbe aromatiche, e da sfumature che ricordano la rosa, la viola e la china. Il palato è ben organizzato, fitto nella trama tannica, poi succoso e coerente con il naso nel frutto. Buona la persistenza.
Abbinamenti: Ottimo con le seconde portate della cucina di terra, è ideale per accompagnare l’oca arrosto con peperoni in agrodolce.
Considerazioni: Non solo Barolo o Barbaresco: il Piemonte, quando si tratta di nebbiolo, è capace di regalare risultati più che eccellenti anche se il territorio rientra in denominazioni “minori”, come può essere considerata quella del Roero. Denominazione di certo meno nota rispetto ai due “big” di regione, ma allo stesso tempo DOCG in grado di regalare soddisfazioni certe, soprattutto quando in etichetta sono riportati nomi del calibro di “Deltetto”. Ne nasce - in questo caso - un Roero ben organizzato, intrigante tanto nei profumi quanto al gusto. Invecchiato per 18 mesi in botti di rovere, riunisce struttura ed eleganza: stappatelo per una bella cena tra amici e farete contenti tutti.
Annata: 2018
Denominazione: Roero Docg
Vitigni: nebbiolo 100%
Alcol: 14%
Formato: 0.75l
Allergeni: Solfiti
Consumo ideale: 2022/2024
Temperatura di servizio: 16/18 °C
Consumo ideale: Cena tra amici
Tipologia: Rosso
Abbinamenti: Primi di terra, Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa, Secondi di terra.