
Le più radicate tradizioni vitivinicole del territorio d’Irpinia si ritrovano tutte nel sorso del “More Maiorum”, Fiano di Avellino che in etichetta rimanda all’azienda Mastroberardino. Lasciato fermentare in legno e poi invecchiato per circa sei mesi in barrique di acacia, è un Fiano che ci fa fare un salto indietro nel tempo, quando in Campania i bianchi venivano spesso per l’appunto maturati in botti di legno. Affinato per ulteriori due anni in bottiglia prima di essere immesso in commercio, è davvero un Fiano di Avellino come altri non se ne incontrano.
Note di degustazione: Si presenta alla vista di un bel giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Articolato e complesso all’olfattiva, si apre al naso con sentori floreali di acacia e di tiglio, seguiti da note agrumate e da richiami alle erbe aromatiche. L’assaggio è consistente e verticale, sorretto da una bella spalla acida, gradevolmente sapido e di buona lunghezza.
Abbinamenti: Ottimo sia con il pesce che con le carni bianche, è perfetto insieme al pollo al tegame.
Nome | Mastroberardino Fiano di Avellino 2016 More Maiorum |
Tipologia | Bianco fermo |
Classificazione | DOCG Fiano di Avellino |
Anno | 2016 |
Formato | 0,75 l Standard |
Grado alcolico | 13,00% in volume |
Vitigni | 100% Fiano |
Nazione | Italia |
Regione | Campania |
Ubicazione | Santo Stefano del Sole (AV) |
Clima | Altitudine 550 m s.l.m. Esposizione sud-ovest. |
Composizione del terreno | Franco sabbioso, profondo, ricco di elementi minerali. |
Sistema di allevamento | Spalliera con potatura a guyot. |
N. piante per ettaro | 4000 ceppi per ettaro. |
Resa per ettaro | Circa 60 quintali. |
Vendemmia | Seconda metà di ottobre. |
Vinificazione | Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. |
Affinamento | In bottiglia per tre - quattro mesi. |
Allergeni | Contiene solfiti |
Abbinamento | Indicato come aperitivo in specie con le nocciole tostate, accompagna frutti di mare e piatti di pesce di alta cucina. |