Primo anno produzione: 1999
Proprietà: Paolo Panerai
Enologo: Alessandro Cellai
Agronomo: Alessandro Cellai
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 400.000
Ettari: 80,00
Indirizzo: dall'Aurelia, Grosseto-Livorno, uscire a Giuncarico e poi seguire le indicazioni per Rocca di Frassinello.
 
 
Paolo Panerai in campo agricolo e non solo, ha trasformato tutte le sue brillanti idee in concreti successi professionali. Dopo l’avventura di Castellare di Castellina – azienda di cui trovate scheda dedicata - che gli ha meritatamente fatto attribuire dalla critica enogastronomica universale il titolo di ispirato vigneron, è stato semplice puntare all’irraggiungibile per i più, stringendo una joint-venture enologica con il Barone Eric de Rothschild della nobile casata legata allo stellare Premier Cru Classé del Médoc Château Lafite-Rothschild. Il progetto di compartecipazione ha visto come suo fulcro un terroir eccelso, quello maremmano tra Gavorrano e Ribolla, zona dove le temperature si fanno più calde rispetto al Chiantigiano e a Montalcino. La cantina progettata dal genio di Renzo Piano è il regno di Alessandro Cellai, tra gli allievi prediletti del fuoriclasse dell’enologia italiana Giacomo Tachis, purtroppo scomparso nel 2016. La carrellata di etichette presentate sono un omaggio alla solarità della Maremma, tra cui purtroppo manca all’appello solo il regale Merlot Baffonero, ne riparleremo nella prossima Edizione.
Primo anno produzione: 1999
Proprietà: Paolo Panerai
Enologo: Alessandro Cellai
Agronomo: Alessandro Cellai
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 400.000
Ettari: 80,00
Indirizzo: dall'Aurelia, Grosseto-Livorno, uscire a Giuncarico e poi seguire le indicazioni per Rocca di Frassinello.
 
 
Paolo Panerai in campo agricolo e non solo, ha trasformato tutte le sue brillanti idee in concreti successi professionali. Dopo l’avventura di Castellare di Castellina – azienda di cui trovate scheda dedicata - che gli ha meritatamente fatto attribuire dalla critica enogastronomica universale il titolo di ispirato vigneron, è stato semplice puntare all’irraggiungibile per i più, stringendo una joint-venture enologica con il Barone Eric de Rothschild della nobile casata legata allo stellare Premier Cru Classé del Médoc Château Lafite-Rothschild. Il progetto di compartecipazione ha visto come suo fulcro un terroir eccelso, quello maremmano tra Gavorrano e Ribolla, zona dove le temperature si fanno più calde rispetto al Chiantigiano e a Montalcino. La cantina progettata dal genio di Renzo Piano è il regno di Alessandro Cellai, tra gli allievi prediletti del fuoriclasse dell’enologia italiana Giacomo Tachis, purtroppo scomparso nel 2016. La carrellata di etichette presentate sono un omaggio alla solarità della Maremma, tra cui purtroppo manca all’appello solo il regale Merlot Baffonero, ne riparleremo nella prossima Edizione.