Primo anno produzione: 1933
Proprietà: Francesco Marone Cinzano
Enologo: Antonino Tranchida
Agronomo: Giuliano Dragoni
Conduzione: Biologico Certificato, Biodinamico
Bottiglie prodotte: 700.000
Ettari: 142,00
Indirizzo: da Montalcino proseguire per Sant'Angelo scalo, proseguire sulla destra fino a trovare le indicazioni aziendali.
 
 
La tenuta sorge sul versante sud del comune di Montalcino, a 450 metri di altitudine, con un’estensione di 540 ettari, 144 dei quali coltivati a vigneto. Gode di una posizione favorevole, grazie alla barriera costituita dal Monte Amiata e all’influenza esercitata sul clima dal mar Tirreno, di una perfetta esposizione a mezzogiorno e di suoli particolarmente vocati alla coltivazione della vite, merito della sottile matrice argillosa ricca di calcare e scheletro. Col d’Orcia, azienda storica di Montalcino, oggi di proprietà della famiglia Marone Cinzano, ha iniziato nel 2010 il processo di conversione per ottenere la certificazione biologica - diventando la più grande azienda biologica di tutta la Toscana – seguita poi dalla scelta biodinamica. La filosofia produttiva è caratterizzata dalla cura del dettaglio riservata a ogni fase del processo produttivo: vendemmia rigorosamente manuale, fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, maturazione in legno in botti di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese. Grande attenzione alla natura è stata riposta anche nella realizzazione della cantina di invecchiamento, che risale al 1990, perfettamente inserita nel verde della vegetazione mediterranea. Assente lo scorso anno, torna in pompa magna il gioiello della casa, una sontuosa versione del Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento.
Primo anno produzione: 1933
Proprietà: Francesco Marone Cinzano
Enologo: Antonino Tranchida
Agronomo: Giuliano Dragoni
Conduzione: Biologico Certificato, Biodinamico
Bottiglie prodotte: 700.000
Ettari: 142,00
Indirizzo: da Montalcino proseguire per Sant'Angelo scalo, proseguire sulla destra fino a trovare le indicazioni aziendali.
 
 
La tenuta sorge sul versante sud del comune di Montalcino, a 450 metri di altitudine, con un’estensione di 540 ettari, 144 dei quali coltivati a vigneto. Gode di una posizione favorevole, grazie alla barriera costituita dal Monte Amiata e all’influenza esercitata sul clima dal mar Tirreno, di una perfetta esposizione a mezzogiorno e di suoli particolarmente vocati alla coltivazione della vite, merito della sottile matrice argillosa ricca di calcare e scheletro. Col d’Orcia, azienda storica di Montalcino, oggi di proprietà della famiglia Marone Cinzano, ha iniziato nel 2010 il processo di conversione per ottenere la certificazione biologica - diventando la più grande azienda biologica di tutta la Toscana – seguita poi dalla scelta biodinamica. La filosofia produttiva è caratterizzata dalla cura del dettaglio riservata a ogni fase del processo produttivo: vendemmia rigorosamente manuale, fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, maturazione in legno in botti di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese. Grande attenzione alla natura è stata riposta anche nella realizzazione della cantina di invecchiamento, che risale al 1990, perfettamente inserita nel verde della vegetazione mediterranea. Assente lo scorso anno, torna in pompa magna il gioiello della casa, una sontuosa versione del Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento.