Primo anno produzione: 2015
Proprietà: famiglia Tommasi
Enologo: Emiliano Falsini
Agronomo: Giancarlo Tommasi
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 110.000
Ettari: 22,00
Indirizzo: dalla A1 uscire a Chiusi-Chianciano e proseguire sulla SS Cassia - S. Quirico d'Orcia in direzione Montalcino
 
 
Oltre ad essere affabili e bravi, la quarta generazione dei Tommasi, produttori veneti di grido, è rappresentata anche da persone irrefrenabili. Viaggiano a vele spiegate le loro proprietà tra Veneto, Lombardia, Toscana e Puglia. Il podere Casisano, sul versante sud-est della denominazione montalcinese, tra l'Abbazia di Sant'Antimo e la valle del fiume Orcia, è caratterizzato da un clima caldo e da terreni di puro galestro, in una posizione ben ventilata. La scelta di utilizzare in cantina solo botti d grandi dimensioni o quella di non produrre Brunello in annate meno promettenti come la 2014, la dice lunga sul tipo di impegno profuso dalla famiglia valpolicellese. In assenza del Brunello “annata” ci rincuoriamo dunque con un’ottima Riserva 2013 e con il riassaggio del Brunello targato 2010, che ci è apparso in un momento particolarmente felice della sua evoluzione gusto-olfattiva.
Primo anno produzione: 2015
Proprietà: famiglia Tommasi
Enologo: Emiliano Falsini
Agronomo: Giancarlo Tommasi
Conduzione: Convenzionale
Bottiglie prodotte: 110.000
Ettari: 22,00
Indirizzo: dalla A1 uscire a Chiusi-Chianciano e proseguire sulla SS Cassia - S. Quirico d'Orcia in direzione Montalcino
 
 
Oltre ad essere affabili e bravi, la quarta generazione dei Tommasi, produttori veneti di grido, è rappresentata anche da persone irrefrenabili. Viaggiano a vele spiegate le loro proprietà tra Veneto, Lombardia, Toscana e Puglia. Il podere Casisano, sul versante sud-est della denominazione montalcinese, tra l'Abbazia di Sant'Antimo e la valle del fiume Orcia, è caratterizzato da un clima caldo e da terreni di puro galestro, in una posizione ben ventilata. La scelta di utilizzare in cantina solo botti d grandi dimensioni o quella di non produrre Brunello in annate meno promettenti come la 2014, la dice lunga sul tipo di impegno profuso dalla famiglia valpolicellese. In assenza del Brunello “annata” ci rincuoriamo dunque con un’ottima Riserva 2013 e con il riassaggio del Brunello targato 2010, che ci è apparso in un momento particolarmente felice della sua evoluzione gusto-olfattiva.